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Felfil Evo è stato utilizzato per ricreare la Coppa di Licurgo in 3D

La Coppa di Licurgo è un antico manufatto in vetro di epoca romana (circa IV secolo), famosa perché è l’unico oggetto in vetro ancora integro realizzato durante questo periodo che possiede proprietà dicroiche.

Il vetro dicroico ha una particolare caratteristica: il colore della luce che riflette è cangiante, varia cioè a seconda del modo in cui la luce lo attraversa. La Coppa, infatti, appare di colore verde quando l’osservatore e la fonte di luce si trovano dallo stesso lato, mentre risulta di colore rosso nel caso in cui l’osservatore si trovi di fronte alla fonte di luce.

Il fenomeno è rimasto senza spiegazione per secoli; oggi sappiamo che l’effetto dicroico si deve alla presenza nel vetro di nanoparticelle di oro e argento di dimensione infinitesimale (circa 70 nanometri, meno di un millesimo di un granello di sale – sono visibili solo con un microscopio elettronico). Se vista in luce riflessa la Coppa appare verde, poiché le particelle metalliche sono abbastanza grandi da riflettere la luce senza eliminarne la trasmissione; nel caso in cui la luce sia trasmessa, invece, la luce blu viene dispersa in modo più efficace e prevale il colore rosso. Probabilmente i vetrai di epoca romana, pur molto abili, non erano in grado di padroneggiare l’uso del vetro dicroico, ed è probabile che l’effetto sia stato ottenuto casualmente.

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Recentemente la Wageningen University and Research ha promosso una ricerca con l’obiettivo di replicare le caratteristiche del vetro dicroico all’interno di un filamento per la stampa 3D. Il progetto è nato dalla curiosità di comprendere se le moderne tecnologie di stampa 3D fossero o meno in grado di ricreare un artefatto di oltre 1600 anni fa e di ripeterne le caratteristiche.

Nell’ambito della ricerca gli scienziati hanno creato del filamento (3 mm) contenente un nanocomposto di oro e argento, poi utilizzato con una normale stampante 3D FDM.

Per estrudere il filamento è stato utilizzato Felfil Evo. Grazie alle sue dimensioni ridotte, infatti, Felfil Evo è adatto all’utilizzo per fini di ricerca, in quanto consente di testare quantità limitate di materiale e avere un riscontro immediato.

L’esperimento ha avuto successo, sebbene i colori della coppa stampata in 3D siano leggermente diversi da quelli dell’originale Coppa di Licurgo.

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